In via teorica – diceva Bruno Munari – un masso conserva al suo interno una scultura bellissima: come si fa a estrarla dall’insieme senza rovinarla?
Questa asserzione, nella sua semplicità, racchiude un concetto dell’indole dualistica: la difficoltà della semplificazione.
Sì, perché semplificare è un’arte. Semplificare significa risolvere un problema eliminando tutto ciò che non è strettamente funzionale.
Semplificare, in altre parole, significa ridurre costi, abbattere tempi, minimizzare scarti: è una autentica applicazione pratica dello sforzo creativo.
Semplificare è, per antonomasia, l’opposto del complicare, che è invece dannatamente semplice da mettere in pratica. Basta aggiungere, aggiungere tutto ciò che ci viene in mente, senza preoccuparci delle conseguenze, dei costi e delle inefficienze che questo comporterà.
E le persone? Le persone che rapporto hanno con questo concetto così labile?
Le persone son portate a guardare con riluttanza le cose semplici, a trattarle con scherno, spesso apostrofandole con un
“ne sarei stato capace anche io”.
Ma quello non sarebbe fare, bensì rifare… altrimenti lo avrebbero già fatto prima loro stessi.
Così un anno fa abbiamo preso la decisione che forse ci accompagnerà più a lungo nelle nostre vite: si chiama KAERU.
Sono cinque lettere che pongono le basi sulla semplicità di un foglio di carta. Poche mosse sapienti danno vita a una moltitudine di significati.
Allo stesso modo, poche persone complementari tra loro hanno dato vita a una piccola realtà di provincia con grandi ambizioni:
lavorare in modo semplice, dove semplice non significa semplicistico ma, anzi, comporta spesso un notevole sforzo.
Semplicità, per noi, vuole dire non dare nulla per scontato: significa studiare se non conosciamo, porre e porci domande quotidianamente, empatizzare e apprendere per restituire il miglior risultato possibile.
Siamo prima di tutto persone e in quanto tali fallibili e migliorabili. Non ce ne dimentichiamo mai.
Così cerchiamo di crescere insieme ai nostri clienti e grazie alle conoscenze che loro ci trasmettono quotidianamente, dando luogo a un circolo virtuoso, fatto di competenze, dialogo, passione e trasversalità.
Da un anno la nostra semplicità – la capacità di applicare queste competenze per estrarre sculture stupende da grandi massi – si è rivelata essere il legame con i nostri clienti: un fil rouge senza fronzoli che ci ha dato, ci sta dando e – siamo certi! – ci darà ancora enormi soddisfazioni.
Semplicemente grazie per questo primo anno insieme.
nm